29 novembre 2007
Ma quanto non è tenera?
Leggendo questo articolo sul Corriere...
"Caro Gesù, la mamma dice che posso stare fuori fino al tramonto. Sabato puoi fermare il sole? (Erica)"
"Caro Gesù, la mamma dice che posso stare fuori fino al tramonto. Sabato puoi fermare il sole? (Erica)"
23 novembre 2007
Tornare
Non è la stessa cosa,
non ci sono le stesse persone,
all'inizio ti senti a casa... poi però non ne sei tanto convinto,
anche tu non sei più la stessa,
il divertimento, se lo provi, è lo stesso di sempre,
hai la sicurezza che la vita lì sia migliore di quella qui...
vivo in una eterna contraddizione, non mi conosco più nemmeno io, non so cosa voglio fare, chi voglio avere e cosa sto cercando...
ma soprattutto non so che cacchio rispondere alla domanda che mi faranno domani!!!!
Perchè è SEMPRE tutto così difficile??????
non ci sono le stesse persone,
all'inizio ti senti a casa... poi però non ne sei tanto convinto,
anche tu non sei più la stessa,
il divertimento, se lo provi, è lo stesso di sempre,
hai la sicurezza che la vita lì sia migliore di quella qui...
vivo in una eterna contraddizione, non mi conosco più nemmeno io, non so cosa voglio fare, chi voglio avere e cosa sto cercando...
ma soprattutto non so che cacchio rispondere alla domanda che mi faranno domani!!!!
Perchè è SEMPRE tutto così difficile??????
09 novembre 2007
*perdida*
boh... mi sono persa...
nelle mille cose che dovrei fare e che non sto facendo...
tra i miei mille pensieri...
e ho voglia di partire, non verso un lugo preciso, ma verso un luogo sconosciuto.
sono delle sensazioni che a volte mi prendono.
senza un perché.
solo lo spirito del viaggio.
oggi mi basta quello.
nelle mille cose che dovrei fare e che non sto facendo...
tra i miei mille pensieri...
e ho voglia di partire, non verso un lugo preciso, ma verso un luogo sconosciuto.
sono delle sensazioni che a volte mi prendono.
senza un perché.
solo lo spirito del viaggio.
oggi mi basta quello.
Articoli da far accapponare la pelle... parlare senza conoscere: brutto vizio.
Nel mio solito girare per la rete prima di intraprendere una qualsiasi attività inerente lo studio mi imbatto in questo articolo su Repubblica.it.
Come al solito ecco gente che non conosce ciò di cui parla e per scrivere il solito articolo sensazionalistico si butta sui soliti luoghi comuni per cui internet è il male su questa terra.
Io non capisco come ancora adesso si possa dire che un mezzo rappresenti il Male. Un mezzo non può essere intrinsicamente 'buono' o 'cattivo', dipende sempre tutto dall'uso che se ne fa.
Non mi sembra un concetto così difficile.
Secondo l'autore di questo articolo tutti coloro che hanno un blog o un account su youtube sono dei maniacodepressisullorlodicommettereunastrage. Gente che secondo lui è fallita nella vita e che tenta di ritagliarsi un piccolo spazio virtuale.
Ora, sarà che la cosa mi tocca sul vivo visto che vi sto appunto scrivendo da un blog, sarà che ho pure un account su youtube come su altri mille servizi online, ma sono veramente stufa di chi scrive guardando la realtà da fuori e senza conoscerla seriamente.
Internet non è una realtà parallela, internet fa parte della nostra realtà a tutti gli effetti, nel bene e nel male. C'è sempre stata gente pazza in giro, nel mondo prima di internet. E ci sarà anche nel mondo di internet. E' logico. Appunto perché internet fa parte della nostra vita, anche se i cinquantenni di adesso non conoscendolo ne hanno paura e gli imputano tutti i mali del nostro secolo.
Il fenomeno del Web corrisponde più o meno alla rivoluzione della scrittura a caratteri mobili: è come dire che è colpa di Gutenberg se ci sono stati libri che hanno diffuso le idee del nazismo.
Ma il giornalista ha mai avuto a che fare con dei blog? Dico seriamente. I blog non sono un diario tradizionale, non ci si rinchiude in una stanza a scrivere di nascosto (anche perché sarebbe un paradosso visto che per il solo fatto di essere online è accessibile a tutto il mondo!), non sono un momento di solitudine: tutto l'opposto. E' un modo di tenersi in contatto più facilmente, con persone che tuo malgrado magari hai poche occasioni di vedere o sentire, per condividere con gli altri idee, esperienze, momenti, tutto questo mi pare che non sia nemmeno avvicinabile al concetto di solitudine.
E youtube? Non è fatto solo di video che preannunciano le stragi. Quelli sono (grazie al cielo) le eccezioni. E' grazie a youtube e gli altri servizi di hosting di video se abbiamo visto le proteste in Birmania, è sempre grazie a youtube che si è venuti a conoscenza degli episodi di bullismo nelle scuole. Non è che senza youtube queste cose non esisterebbero. Solo non sarebbero documentate. E' questa la differenza. Se preferiamo invece tapparci occhi e orecchie...
Io non nego che il male sia anche online, dico solo che internet riflette la nostra realtà, con i suoi pregi ed i suoi difetti. Penso solo che molti giornalisti abbiano il dente avvelenato perché internet mina il loro posto di lavoro.
It’s revolution baby.
Come al solito ecco gente che non conosce ciò di cui parla e per scrivere il solito articolo sensazionalistico si butta sui soliti luoghi comuni per cui internet è il male su questa terra.
Io non capisco come ancora adesso si possa dire che un mezzo rappresenti il Male. Un mezzo non può essere intrinsicamente 'buono' o 'cattivo', dipende sempre tutto dall'uso che se ne fa.
Non mi sembra un concetto così difficile.
Secondo l'autore di questo articolo tutti coloro che hanno un blog o un account su youtube sono dei maniacodepressisullorlodicommettereunastrage. Gente che secondo lui è fallita nella vita e che tenta di ritagliarsi un piccolo spazio virtuale.
Ora, sarà che la cosa mi tocca sul vivo visto che vi sto appunto scrivendo da un blog, sarà che ho pure un account su youtube come su altri mille servizi online, ma sono veramente stufa di chi scrive guardando la realtà da fuori e senza conoscerla seriamente.
Internet non è una realtà parallela, internet fa parte della nostra realtà a tutti gli effetti, nel bene e nel male. C'è sempre stata gente pazza in giro, nel mondo prima di internet. E ci sarà anche nel mondo di internet. E' logico. Appunto perché internet fa parte della nostra vita, anche se i cinquantenni di adesso non conoscendolo ne hanno paura e gli imputano tutti i mali del nostro secolo.
Il fenomeno del Web corrisponde più o meno alla rivoluzione della scrittura a caratteri mobili: è come dire che è colpa di Gutenberg se ci sono stati libri che hanno diffuso le idee del nazismo.
Ma il giornalista ha mai avuto a che fare con dei blog? Dico seriamente. I blog non sono un diario tradizionale, non ci si rinchiude in una stanza a scrivere di nascosto (anche perché sarebbe un paradosso visto che per il solo fatto di essere online è accessibile a tutto il mondo!), non sono un momento di solitudine: tutto l'opposto. E' un modo di tenersi in contatto più facilmente, con persone che tuo malgrado magari hai poche occasioni di vedere o sentire, per condividere con gli altri idee, esperienze, momenti, tutto questo mi pare che non sia nemmeno avvicinabile al concetto di solitudine.
E youtube? Non è fatto solo di video che preannunciano le stragi. Quelli sono (grazie al cielo) le eccezioni. E' grazie a youtube e gli altri servizi di hosting di video se abbiamo visto le proteste in Birmania, è sempre grazie a youtube che si è venuti a conoscenza degli episodi di bullismo nelle scuole. Non è che senza youtube queste cose non esisterebbero. Solo non sarebbero documentate. E' questa la differenza. Se preferiamo invece tapparci occhi e orecchie...
Io non nego che il male sia anche online, dico solo che internet riflette la nostra realtà, con i suoi pregi ed i suoi difetti. Penso solo che molti giornalisti abbiano il dente avvelenato perché internet mina il loro posto di lavoro.
It’s revolution baby.
07 novembre 2007
SaL
Mil pensamientos en mi cabeza.
Dos mil cosas que hacer.
Tres mil sentimientos que se confunden.
Cuatro mil temores y ansiedades que tienen la sartén por el mango.
[minimo sarà zeppa di errori (Google Translate non può fare miracoli...anche se Google in toto ci si sta avvicinando)]
PS Fede tranquilla.. so che non avevi dei favori da chiedermi alle porte... anche perché se no con tutto quello che mi hai scritto doveva essere un piacere di dimensioni gigantesche.. aahahhah ^^
ma...... il "di sabato" che mi hai lasciato quando ero offline ieri... io non l'ho capito...
Dos mil cosas que hacer.
Tres mil sentimientos que se confunden.
Cuatro mil temores y ansiedades que tienen la sartén por el mango.
[minimo sarà zeppa di errori (Google Translate non può fare miracoli...anche se Google in toto ci si sta avvicinando)]
PS Fede tranquilla.. so che non avevi dei favori da chiedermi alle porte... anche perché se no con tutto quello che mi hai scritto doveva essere un piacere di dimensioni gigantesche.. aahahhah ^^
ma...... il "di sabato" che mi hai lasciato quando ero offline ieri... io non l'ho capito...
05 novembre 2007
Hi! My name is, My name is, My name is...
Qst giochetti non mentono mai!! MUUUUUHAHAHAHAHAHAH
Sono tornata al vecchio e sano cazzeggio su qst blog.. che mi sono accorta aver un po' trascurato.. poooovero blogghettino mio!!!
Forse sarà perchè la devo piantare di iscrivermi a tutto ciò che esiste su internet!!!!!! Mi manca solo Second Life e poi ho finito. Ma direi che è meglio di no. Ci vorrebbe solo la realtà virtuale e poi siamo a posto!!!! Ho già una vita 'terrena' abbastanza complicata, due sarebbero ingestibili!!!
Cmq silenti, come va? Io insomma, come ben sapete sono partita e tornata da un lungo viaggio, che ancora mi sembra non sia finito..un viaggio fatto un po' per trovare me stessa.
Problema: sono tornata che non ho ben capito chi e cosa ho trovato. Ho un po' quella sensazione di essermi persa in un posto, e che nonostante mi sia smarrita la cosa mi piaccia anche un po'. Complicato da spiegare. Credo di aver trovato quello che volevo e non quello di cui avevo bisogno. Una leggera sfumatura quasi impercettibile.
Ma basta con i soliti post di profonda filosofia neh ;)
Vediamo un po'... cos'altro vi potrei dire... passando all'angolo 'cosa faccio ora nella vita' direi le solite cose di sempre.. Si esce, si cazzeggia, si fa finta di studiare.. solita vita da universitaria.
Ultimamente mi sono destreggiata tra botellon al poli, cene in casa con sangria casera, botellon in casa di gente che non conosco (e mi chiedo ancora come mai non abbiano chiamato la polizia), nuovi locali a me sconosciuti ma molto carini, vestiti da strega artigianali, ritrovi 'nostalgici'... insomma, un po' di chicche qua e la ;)
Ad esempio sabato sono andata all'Alcatraz.. divertita molto eh, solo che è evidente il cambio di dj.. sarà pur vero che non vado da annisecolimillenni.. però che quello che hanno messo adesso è un dj scadente è lampante!! eeh si è proprio vero, non ci sono più le stagioni di una volta e manco più i dj di una volta... ahahahahah
Ma la cosa più triste è la fauna che tocca vedere prima di entrare all'Alcatraz... i frequentatori del De Sade.. bleah bleah bleah bleah!!! Manco Paris Hilton.. cchecccavolo. Ma dico, sta gente, i genitori non li ha??
Cmq...
Vi saluto, mi sa che è il caso che mi metta a fare qualcosa di più serio :) ... un po' oggi ho approfittato del mio maldischiena per rimanere a casuccia al calduccio (non ho più l'età per saltare e urlare a squarciagola... domenica mattina ero in condizioni penose... afona + curvatura ed acciacchi da fare invidia ad una ottantenne), però non è che proprio non posso fare nulla nulla nulla. Almeno dare una parvenza di serietà... ehehehehhe
Vado!
Ciauuuzzz
